Vincenzo Rusciano in echi dal bianco : un viaggio tra tradizione ed innovazione Giovanni Cardone 14 Marzo 2015 News Si è inaugurata sabato 7 marzo la mostra di Vincenzo Rusciano Echi dal Bianco presso il MAC–Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, a cura di Alberto Zanchetta. La mostra si potrà visitare fino al 19 aprile 2015. Il progetto è nato da una riflessione che Vincenzo Rusciano sta portando avanti da diverso tempo sul significato di abbandono, assenza e incuria delle macerie dell’antico; riflessione partita in occasione della mostra personale presso la Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, nello scorso autunno. Le sculture presentate a Lissone simulano infatti frammenti di statue e bassorilievi archeologici che assemblati formano un tutt’uno con le casse da imballaggio che proteggono le opere stesse. Echi dal bianco, invece, rievoca un luogo dove si rinvengono blocchi di marmo, materia prima della statuaria antica, oltre che le bianche risonanze della pietra. Un luogo dove si rinvengono blocchi di marmo, materia prima e d’eccellenza della statuaria antica. Vincenzo Rusciano – Passaggio 2 (ph. Danilo Donzelli) Come ci dice Alberto Zanchetta: “Vincenzo Rusciano offre ai nostri sguardi due opere in cui si danno appuntamento le ambiguità della storia e della cultura. Obbligandoci a mettere in discussione il rapporto di familiarità e di fugace analogia che queste opere intrattengono con la nostra tradizione, l’artista partenopeo simula frammenti di statue e bassorilievi rinvenuti chissà dove, chissà quando, evidenziandone però l’artificiosità per mezzo di materiali e oggetti che rimandano al gusto o alle tecniche contemporanee. L’artista enfatizza inoltre la sovversione formale dei modelli originali sovrapponendo e amalgamando gli elementi per contenere una molteplicità di livelli e di sintassi in cui l’esistenza parrebbe rovesciarsi nell’immemore e nell’intempore. Affrontando argomenti quali l’abbandono, l’assenza e l’incuria, negli ultimi anni la ricerca di Vincenzo Rusciano si è incentrata sulla ripresa e il rifacimento delle macerie dell’antico. L’artista cerca cioè di ridare vita a ciò che si è perso attraverso una ipotetica conservazione del nostro patrimonio artistico, in cui i “reperti” vengono amalgamati con gli strumenti del lavoro – quello di scultore e di restauratore – che convivono assieme alle sculture e vengono a formare un tutt’uno con le casse da imballaggio che dovrebbero proteggere le opere stesse. In questi suoi assemblaggi, Rusciano rivela quell’indole d’archeologo cui ogni artista è chiamato a confrontarsi prima o poi, affinché ci si possa riappropriare e si riesca a rinnovare modelli preesistenti”. Vincenzo Rusciano – Passaggio 1 (ph. Danilo Donzelli) Mentre come ci dice Vincenzo Rusciano: “Queste due sculture, dal titolo Passaggi, rimandano alle sensazioni polimateriche dei laboratori di restauro e alle bianche risonanze della pietra e del marmo. Sculture composte da un caos di sovrastrutture che richiamano quelle che molte volte vengono applicate all’opera d’arte prima e durante l’intervento di un restauro e che rappresentano il momento in cui l’elemento da recuperare viene del tutto celato. È per me la fase più misteriosa che, da una parte, sembra nascondere la bellezza ma che, in realtà, racconta di quei “passaggi” tra fasi intermedie che creano un rapporto molto peculiare con l’opera da restaurare prima dell’intervento vero e proprio”. Coniugando e congiurando contro i codici visivi, Rusciano riesce a creare un tessuto connettivo che vive di contraddizioni ed è in grado di verificare l’ipotesi di un ideale spostamento (di cronos/tempo e di topos/luogo) di quei “cimeli” che ancor oggi continuano a essere un importante giacimento della nostra eredità culturale. A causa di questo disorientamento delle categorie storico-estetiche, la memoria viene travasata dentro la dimensione del presente, lasciando dietro di sé la traccia di eventi ambiguamente sospesi tra passato e futuro, tra realtà e finzione. bio dell’artista Vincenzo Rusciano è nato nel 1973 a Napoli. Tra le mostre personali ricordiamo: Broken, Galleria Annarumma, Napoli (2011); Deadline, Annarumma404, Milano (2008); I’m not Spiteful, NT Art Gallery, Bologna, a cura di Alberto Zanchetta (2007); Neverland, Changing Role – Move over Gallery, Napoli (2006); Vincenzo Rusciano, Changing Role, Move over Gallery, Napoli (2003). Tra le mostre collettive ricordiamo: Quattro artisti e un editore, Casa editrice Tullio Pironti, Napoli (2012); F for Fake, Belvedere Di San Leucio, Caserta, a cura di Massimo Sgroi (2011); Ludens, Palazzo Gravisi, Koper (Capodistria), a cura di Enzo di Grazia (2011); Premiata Officina Trevana 2011, Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi (PG), a cura di Maurizio Coccia e Matilde Martinetti (2011); Passaggi. Dalla collezione privata di Ernesto Esposito, Belvedere di San Leucio, Caserta, a cura di Massimo Sgroi (2011); A.D.D. Attention Deficit Disorder, Palazzo Lucarini, Trevi (PG), a cura di Benjamin Godsill (2010); VI Biennale del Libro D’Artista, Città di Cassino, a cura di Vittoria Biasi, Gabriele Perretta, Teresa Pollidori e Loredana Rea (2009); Il Giardino dei Lauri, Collezione Angela e Massimo Lauro, Città Della Pieve (PG) (2009); Biennale di Scultura di Gubbio – 25° Edizione, a cura di Giorgio Bonomi e Cristina Marinelli (2008); Sistema Binario, Stazione Metropolitana di Mergellina, Napoli, a cura di Adriana Rispoli, Eugenio Viola (2008); La Casa degli Artisti, dalla Collezione Murri di Arte Contemporanea, Palazzo D’Accursio, Bologna, a cura di Valerio Dehò (2008); Ironia domestica, Museion, Bolzano, a cura di Letizia Ragaglia (2007); Open Space, Centro Culturale Candiani, Venezia, a cura di Lara Facco e Alberto Zanchetta (2006); Born Out, Ex chiesa delle Concezioniste, Giugliano (NA), a cura di Simona Barucco (2005); Grand Tour, Complesso Monumentale Real Casa dell’Annunziata, Napoli, a cura di Francesco Annarumma (2003); Castelli in Aria, Castel Sant’Elmo, Napoli, a cura di Angela Tecce (2000). info mostra MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB) Vincenzo Rusciano – Echi dal Bianco dal 7 marzo al 19 aprile Orari: dal Mercoledì al Venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 – Giovedì dalle 16.00 alle 23.00 – Sabato e Domenica dalle ore 10 alle 12.00 e 15.00-19.00 Info: museo@comune.lissone.mb.it tel. 039 7397368 – 039 2145174