HomeNewsUn giro nella New York anni ’80? Con Jeannette Montgomery Barron si può Laura Galloppo 15 Maggio 2014 News Chi di voi non ha mai sognato di vivere in un’altra epoca, magari effervescente e brillante, dove ci si poteva imbattere nei personaggi illustri e più in voga del tempo, avvicinarli e chiedergli qualcosa, o anche solo ammirarli da lontano in maniera discreta. Un po’ come accade in Midnight In Paris di Woody Allen quando il protagonista viene raccolto per strada in una carrozza ed entra in un altro tempo. Ritratto di / Portrait of Jeannette Montgomery Barron 2014 © Isabelle Barron Le fotografie dell’americana Jeannette Montgomery Barron, in mostra alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia dal 3 maggio, ci avvicinano a quel tempo e ai suoi protagonisti. Jeannette Montgomery Barron, classe 1956, ci riporta alla New York degli anni ’80 e al suo ricco panorama culturale, e soprattutto artistico, “polarizzato” da personaggi di spicco quali Andy Warhol, Jean Michel Basquiat, Robert Mapplethorpe, Julian Schnabel, Alex Katz, Keith Haring, Cindy Sherman e gli italiani Enzo Cucci, Francesco Clemente, Sandro Chia, solo per citare i nomi più noti. Jeannette ebbe la possibilità di penetrare quel mondo di artisti, galleristi, dealers, collezionisti e personalità della scena newyorkese attraverso uno degli approcci più intimisti: il ritratto. In quello scenario e con le potenzialità mediatiche che si stavano amplificando, il “battesimo” di nuovi artisti coincideva spesso con la loro fama e celebrità. Ritrarli significava entrare nell’Olimpo della loro corte e stabilire con loro relazioni, legami e affetti. Questo traspare facilmente nel quaderno-catalogo della mostra in cui sono riportate lettere, cartoline, foto, articoli di giornali che fanno parte del mondo di Jeannette e dietro di esso di quel periodo sfavillante che la grande mela conobbe e che ha per sempre contribuito ad accrescerne l’allure. Jeannette Montgomery Barron Jean-Michel Basquiat, studio, NYC 1985 © Jeannette Montgomery Barron I ritratti in mostra fungono da legame con la Collezione Maramotti esposta al piano inferiore della struttura. Si riescono infatti a collegare i volti degli artisti ritratti dalla Barron con le opere della collezione che Achille Maramotti decise di cominciare circa 40 anni fa. Oggi la fruizione della Collezione, per volontà dello stesso Maramotti, è gratuita e risiede dal 2007 nell’ex-sede – già dal 1951 – dello stabilimento della casa di moda Max Mara. La collezione propone più di duecento opere, dipinti, ma anche sculture e installazioni rappresentative delle principali tendenze artistiche italiane ed internazionali. Tra i tantissimi artisti presenti spiccano nomi come Kounellis, Bacon, Cucchi, Merz, Burri, Kiefer, Polke, Paladino, Baselitz, Burri, Cragg, Fontana, Halley, Merz, Parmiggiani, Pistoletto, Twombly, Richter, Schnabel, Ontani, Lupertz, Clemente, solo per dirne alcuni. Jeannette Montgomery BarronFrancesco Clemente, studio, NYC 1981© Jeannette Montgomery Barron Dalle collezioni di moda a quella d’arte, per Achille Maramotti restava fondamentale poter esplorare linguaggi ed espressioni diverse e in costante evoluzione. Ma i legami della casa di moda Max Mara con il mondo non finiscono qui, l’azienda collabora infatti, con la Whitechapel Gallery per l’organizzazione del prestigioso Max Mara Art Prize riservato alle artiste emergenti e con base nel Regno Unito. L’ennessima prova del connubio indissolubile e proficuo tra la moda e il mondo dell’Arte. info mostra Collezione MaramottiIngresso lato Est / East entrancePh. C. Cesare Di Liborioopera di / artwork by: Mark MandersPh. C. Cesare Di Liborio Something was happening and everybody knew it. I can tell you one thing: it was a lot of fun. – Jeannette Montgomery – Dal 4 maggio al 31 luglio 2014 orari apertura giovedì e venerdì: 14:30-18:30 sabato e domenica: 10:30 – 18:30 e su prenotazione – ingresso gratuito – Collezione Maramotti Via Fratelli Cervi 66 42100 Reggio Emilia www.collezionemaramotti.org Collezione Maramotti Veduta interna / Interior view opera di / artwork by: Mark Manders Ph. C. Cesare Di Liborio