The white marble: le sculture in bianco di Raffaele Sammarco Redazione 20 Giugno 2014 News Il 18 giugno, presso l’Atelier Magie di Tricot – For Art di Marano di Napoli, si è inaugurato l’incontro con l’artista Raffaele Sammarco a cura del critico d’arte Giovanni Cardone. Sono stati esposti circa 10 opere che hanno raccontato la semplicità e nel contempo la grandezza di un artista che riesce a esprimersi totalmente. Raffale Sammarco – ritratto di Angelo Marra Dalle sue opere possiamo evidenziare una tecnica unica e un incontro tra artigianato ed arte. Come ci dice Giovanni Cardone: “Raffaele Sammarco si appassiona fin dagli esordi al potere evocativo del marmo che egli utilizza per creare momenti evocativi che si fondono tra artigianato e arte. La superficie si anima, si estroflette, diventa aggettante, fino a prendere la forma ideata dalla mente dell’artista. La pratica artistica e la profonda conoscenza del marmo lo conducono a ribaltare le regole funzionali, che gli permette in questo caso di evidenziare la sua parte artigianale. Raffaele Sammarco prende ispirazione dal suo laboratorio, dove si può ammirare il lavoro allo stato puro, partendo dal blocco di marmo bianco egli inizia a modellarlo fino a che non diventi un’osmosi con la sua idea primordiale. L’abilità dell’artista è di cambiare le regole del gioco, mettere a fuoco un diverso dialogo e nel contempo scoprire la forza dinamica del marmo bianco, sua particolare cifra espressiva. Lo spazio dell’opera vive e si sviluppa in una lenta progressiva strutturazione dell’immagine rendendo dialettico lo spirito della composizione”. Questo incontro culturale con Raffaele Sammarco è stato stimolante anzi direi fondamentale dato che alle soglie del terzo millennio è difficile parlare di scultura, invece Sammarco ci racconta il suo percorso anzi egli ci dice “ molte volte all’interno del marmo io già vedo l’opera, me la disegno sembro ripercorrere il “Non Finito” Michelangiolesco. Spero in futuro prossimo di fare una mia personale per donare veramente tutto me stesso a coloro che verranno a vederla”. (foto di Angelo Marra)