The Great Tamer cc Julian MommertThe Great Tamer di Dimitris Papaioannou: il senso della vita è un passo di danza Chiara Reale 29 Giugno 2017 News Se fossi stata ancora bambina, non avrei provato tanta sorpresa. Se fossi stata pazza, non mi avrebbe tanto sconvolta. Questa sensazione di sbigottimento, emozione, gioia, divertimento è la distanza che divide il pubblico da Dimitris Papaioannou e dagli attori che sul palco non fanno altro che parlarci, niente di più e niente di meno, del senso della vita. Il succedersi della nascita e della morte sono un telo bianco che copre e scopre l’uomo, si succedono così le stagioni, gli anni, le ere. L’imperscrutabile e l’inevitabile diventa nelle mani dell’autore greco leggero e malleabile. Il concetto di tabù, come per i bambini, non esiste: la morte non è tabù, il corpo non è tabù. Siamo sempre l’archeologia di qualcuno: ciò che resta immortale è l’arte, ciò che l’uomo ha fatto per rendersi in quanto essere umano eterno: ed è così che un ballerino impersona la Venere di Botticelli e poi diviene il compasso dei mosaici napoletani di Kentridge, un mulino a vento degno di Cervantes, un Cristo in Croce di Giotto; e ancora si unisce agli altri attori per impersonificare la “Lezione di anatomia del Dottor Tulp” di Rembrandt. Tutto è sempre in mutazione, proprio come nei giochi dei bambini. Grandi fogli neri che ricoprono il pavimento sono continuamente spostati, scomposti e ricomposti svelando voragini, pozzi, tombe e creando montagne, alture, palizzate. In The Great Tamer Papaioannu ci mostra il suo mondo che è fatto di uomini e donne nudi in cui la nudità non ha malizia: ogni orifizio, piega, propaggine del corpo non ha motivo per essere nascosto, non è motivo mai di vergogna ma sempre un mezzo per dar forma ai sogni. L’essere umano cambia forma, come tutte le cose della natura e dalla natura, così come dall’arte trae spunto: diventa uomo sulla luna (con un riferimento palese al kubrickiano “2001 Odissea nello Spazio”), diventa chioccia che nutre i pulcini, ventre generatore di vita e infine concime per un campo di grano. The Great Tamer è l’universo come lo vedrebbe un bambino. O forze un pazzo. O forse, semplicemente, un vero artista. Info spettacolo The Great Tamer ideazione e regia di Dimitris Papaioannou con Pavlina Andriopoulou, Costas Chrysafidis, Extor Liatsos, Ioannis Michos, Evangelia Randou, Kalliopi Simou, Drossos Skotis, Christos Strinopoulos, Yorgos Tsiantoulas, Alex Vangelis direzione Tina Papanikolaou THE GREAT TAMER by Dimitris Papaioannou – photograph by Julian-Mommert Lo spettacolo è andato in scena al Teatro Politeama il 23 e 24 giugno 2017 nell’ambito del Napoli Teatro Festival 2017