Arte, avanguardia, scienza e nuove tecnologie. Forse questo potrebbe essere uno dei mix migliori per classificare una parte importante dell’arte contemporanea, quella che nel XXI secolo dovrebbe proporre una buona dose di creatività e contenuto, talento immaginifico e intuito per le nuove possibilità offerte dalla ricerca scientifica. Microprocessori interattivi, nuovi materiali e arte esperienziale: installazioni che mettono insieme Arduino, vernici sensibili, modulazione di suoni interattive e lo spettatore al centro della scena. Roba che ti aspetti di trovare nei grandi spazi dedicati al contemporaneo negli Stati Uniti o in qualche paese virtuoso del Nord Europa, roba che trovi, invece, anche a Napoli.

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OneZone Imast educational Lab. Comunicare a fare scienza è un progetto di ricerca-intervento, nato dall’accordo di collaborazione tra Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e Imast Scarl – distretto tecnologico sull’Ingegneria dei Materiali polimerici e compositi e Strutture, fiore all’occhiello non solo campano ma europeo.

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IMAST – La Fabbrica Virtuale from Pasquale Napolitano on Vimeo.

 

Lo scopo della collaborazione è di utilizzare la connessione Arte & Scienza per fare didattica delle scienze, con particolare riferimento ai materiali compositi e ai polimeri, per la realizzazione di artefatti culturali. Le esperienze e le conoscenze di Imast Scarl insieme con quelle della Cattedra di Pedagogia della comunicazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Suor Orsola Benincasa, costituiscono un primo laboratorio interdisciplinare e intergenerazionale basato sulla metodologia della comprensione mediante progettazione (understanding by design). OneZone ha proposto in ambiente scolastico, curriculare ed extracurriculare, un design lab come ambiente cognitivo per l’apprendimento delle scienze: la multimedialità, la sinestesia, l’interattività e il 3D, sono stati alla base di una progettualità estesa e utilizzati per indagare, comprendere e far conoscere i materiali composti. Attraverso OneZone, i saperi e le conoscenze prodotte dalla ricerca di Imast scarl nell’ambito dell’ingegneria dei materiali sono state introdotte in ambito educativo e condivise da una comunità più ampia, così da utilizzare il design lab anche come virtual fabrication lab, dove è possibile unire ricerca con ricerca estetica, e generare innovazione.

OneZone Imast educational Lab

Il primo importante frutto di questo percorso, è appunto la realizzazione di un’installazione interattiva multimediale d’avanguardia, esposta a maggio nell’antica “Sala Villani” dell’Istituto Suor Orsola Benincasa, dove si esibiscono in forma di percorso interattivo gli artefatti prodotti con OneZone durante i laboratori. La direzione artistica per l’allestimento della mostra è stata affidata ai docenti Maria d’Ambrosio, Pasquale Napolitano e Stefano Perna.

L’artefatto 3D interattivo è stato progettato agli studenti del Liceo d’Arte dell’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli e realizzato nei laboratori di falegnameria dell’UNISOB. Questo artefatto, grazie alla tecnologia di Arduino, integrata con la vernice a base polimerica che la rende responsiva al contatto e connessa al sistema generativo audio visivo digitale, consente di fare l’esperienza della progettazione dei materiali e della manipolazione necessaria per ottenere nuovi materiali che rispondano alle sempre nuove esigenze fisico-chimiche e di forma.

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All’opera installativa si aggiunge il lavoro didattico realizzato durante il percorso laboratorio dagli alunni del Liceo Scientifico Statale ‘Tito Lucrezio Caro’ di Napoli nell’anno scolastico 2012-2013 e fruibile online con 3 percorsi progettati e costruiti, utilizzando un’immagine guida e una struttura narrativa per fornire una prima mappa utile all’esplorazione e allo studio dei materiali compositi.

Durante i due percorsi laboratoriali, sono stati progettati e realizzati artefatti che costituiscono il primo nucleo di un possibile museo-laboratorio in progress che, muovendosi tra Arte & Scienza, sceglie come oggetto di studio i materiali compositi funzionalizzati. Si apre dunque uno spazio di riflessione e di ricerca-azione in ambito pedagogico e artistico per intercettare e far crescere una comunità di lavoro e di interesse attorno all’ingegneria dei materiali e alle metodologie del fare scienza.

OneZone Imast educational Lab

Per saperne di più www.embodied.it

 

Testo scritto da Antonia Liguoro e Daniela Salvati  con la collaborazione della Redazione RACNA Magazine