Meteoriti in giardino: a Casso suoni, luci e arte alla conquista di nuovi spazi e comunità Giovanni Cardone 22 Settembre 2014 News Si è inaugurato a Casso, un nuovo ciclo espositivo aperto con il concerto di Luca Magariello, giovane violoncellista torinese. Il concerto si è svolto nella Chiesa di Casso e ha visto in programma un serrato confronto tra pezzi di Bach e di Kurtag, ovvero musica classica barocca e contemporanea. Il raffronto è la dimensione dell’interno progetto, uno dei suoi fulcri. Significativo anche l’ultimo set, nel quale è intervenuto Willy Merz, con un pezzo di elettronica sperimentale, The Fibonacci Cave. Willy Merz, compositore e musicista, è anche Presidente della Fondazione Merz di Torino: a Casso con Maria Centonze, curatrice della Fondazione, partner di DC. In collaborazione con la Fondazione, quest’estate, è nato il progetto di triangolazione di Meteorite in Giardino/OFF, che comprende anche Palazzo Riso. Il pezzo di Willy Merz è stato realizzato proprio per l’occasione: suoni di pietre, catturati e ricombinati secondo diverse sequenze, a creare textures sonore, liquide, ritmiche, ambientali. I suoni elettronici sono fluiti, ancora alternati ad altre fasi del violoncello, nelle quali Maragiello ha liberato la potenza dello strumento. Qui Willy Merz: “la parte elettronica è costituita interamente da suoni naturali ottenuti dall’azione su pietre e successivamente elaborati al computer. Non si tratta però quasi mai di suoni percussivi quanto piuttosto di lunghe fasce ottenute con lo sfregamento e l’inumidimento delle varie pietre. La struttura musicale si caratterizza come un gioco tra simulazioni acustiche di spazi angusti, cupi e sotterranei a momenti più ampi e sereni. Come una voce nascosta della pietra e della montagna quindi, che trova nel particolare spazio di Casso un luogo quasi naturale per emergere”. A fine concerto, riattraversato il borgo, ci si è trasferiti allo Spazio, dove sono state inaugurate due mostre: Meteorite in Giardino, in partnership con Fondazione Merz, Palazzo Riso, e Paths. I siti che DC sceglie di riattivare sono, per scelta deliberata, difficili: difficili da raggiungere, difficili da ripensare, difficili da riaprire, difficili da gestire. Ma sono siti potenti e stimolanti, in modo peculiare ed estremo, dei quali si riesce a mostrare, e a muovere, il potenziale, mescolando i flussi, i network, le attenzioni, gli uomini. All’opening di venerdì erano presenti molti artisti: Michael Fliri, Cecilie Hjelvik Andersen, Botto&Bruno, Caretto e Spagna, Alessandro Piangiamore, e Stefano Cerio. C’erano i partner della Fondazione Merz, e Angela Vettese, anche lei come Maria Centonze nella Giuria di Twocalls. C’erano anche gli abitanti di Casso: si cerca quotidianamente, attraverso il lavoro, di coltivare relazioni con le comunità locali. Se si vuole lavorare sul territorio, non si può evitare di muoversi anche in questo senso, bisogna possedere un’attitudine spiccata alla relazione, che va coltivata. Non basta quindi invitare i bravi artisti e i partner di peso culturale, portando nei contesti chiusi i loro preziosissimi sguardi esterni, aperti. È altrettanto necessario lavorare dall’interno. Durante l’inaugurazione di Meteorite in Giardino, diversi residenti hanno accettato di prendere parte a una performance di Alessandro Piangiamore, i cui esiti mostreremo a breve: ancora una volta, sguardo interno ed esterno si sono incontrati. In questo modo, accade che una mostra non si riduca a un’esposizione, ma diventi una parte di un costrutto socio-culturale rinnovativo, e questo è precisamente ciò che intendiamo con il termine contemporaneo: il senso presente alle cose, che va portato, e riconquistato, sempre. info mostra a cura di Gianluca D’Incà Levis, Maria Centonze 12 settembre – 2 novembre 2014 Dolomiti Contemporanee Nuovo Spazio di Casso Via Sant’Antoni 1 – 33080 – Erto e Casso (Pn) – 0427 6660680427 666068