McBride e Lopez: “schemi” e “memorie” per la Galleria Alfonso Artiaco Giovanni Cardone 15 Settembre 2014 News Si è inaugurata venerdì 12 settembre 2014, presso la Galleria Alfonso Artiaco, la mostra che riunisce le esposizioni di due artisti: Assioma della memoria dell’artista napoletano Lello Lopez, alla seconda mostra nella galleria, dopo quella del 2011. Quindi Pattern and Decoration dell’artista americana Rita McBride. Lello Lopez ha presentato quattro nuove opere: tre su tela di grande dimensione e una scultura in legno, rame e fiori. Sui lavori del suo nuovo percorso Lello Lopez dichiara: “L’assioma è una verità evidente non dimostrabile. La memoria è una verità potente che spinge a riflettere sulla realtà, suggerisce definizioni di se e sulla responsabilità del rapporto con l’altro. Nella memoria sono presenti le tracce delle iniziali interazioni con l’ambiente e il formarsi della qualità emotiva dell’esperienza. Assioma della Memoria nasce da queste riflessioni. Le immagini disconnesse e frammentate procedono senza l’aiuto delle parole verso le regioni della logica nell’eccitazione dell’analisi si compongono in una scacchiera disegnata dalla mente. Il nucleo centrale della mostra è costituito da immagini su tela di grandi dimensioni realizzate con sistemi di stampa digitale e dipinte con colori acrilici.” Un concetto caro all’artista, inteso come una relazione tra presenza e opera d’arte, caratterizzante la sua ricerca, ha subito un’evoluzione concettuale e formale dagli anni ottanta – novanta fino ad oggi. Le sculture/strutture, che realizzava agli esordi della sua carriera, erano frequentate dallo spettatore: “si girava intorno ad esse e si guardava al loro interno” . Da una formazione strettamente scultorea, Lello Lopez si distacca, senza abbandonarla, per abbracciare il lavoro sulla tela. Il risultato di quegli anni diviene una “superficie installata”: “strutturavo la superficie del quadro con forme geometriche di rame. Mettendo insieme l’installazione simbolica a parete con la scultura che “frequentava” lo spazio”. L’attenzione verso il concetto di interazione tra presenza e opera si modifica fino ad arrivare alla mostra esposta al Palazzo Reale di Napoli nel 2005 Storie, dove sperimenta il racconto. Fu presentata una raccolta di lavori nati dal connubio tra foto digitale e dipinto, raffiguranti persone della realtà quotidiana dell’artista, che hanno scelto di raccontare il loro vissuto e metterlo a servizio dello stesso. Da questa esperienza nasce l’interesse per il sociale, che non è più il sociale della scultura tale per la sua ambientazione, la sua collocazione nello spazio, ma è il sociale che nasce dal confronto con quelle storie che nel loro racconto, nel loro svolgimento, nella loro narrazione ci consegnano delle vite, delle esistenze. Certamente Lopez in questa nuova mostra indica un nuovo momento di grande sperimentazione, dove la sintesi riesce a esprimere l’immediatezza con cui racconta nuovi momenti del suo animo e del suo vissuto. Anche Rita McBride torna alla galleria Alfonso Artiaco, proponendo Pattern and Decoration. L’artista americana crea una serie di templates in acciaio e ottone, che indagano il rapporto tra modernismo e artigianato. I templates sono strumenti per il riconoscimento dello schema ricorrente, che decodificano la complessità e il proliferare delle immagini: immagini di idee, immagini di immagini, idee di idee. Queste nuove opere si basano su forme iconiche popolari utilizzate nel decoupage, nel patchwork, per la carta da parati da ornamento e per la tessitura, ma sono trasformate per deviare la griglia modernista, sollevando la sua logica, ma negandone contestualmente il riduttivismo. Rita McBride indaga attraverso queste opere il suo idealismo sulla decorazione, presentando una netta scissione dalla rigorosa istruzione del minimalismo riduttivo. L’analisi documentata e ideata dall’artista si rifà a ricerche artistiche internazionali, che sono emerse nella seconda metà degli anni Sessanta, sviluppatesi nel decennio successivo e ancor oggi dominanti nel mercato e nel dibattito culturale. Di ognuna di queste tendenze e dei loro principali protagonisti da Robert Rauschenberg a Jasper Johns, da Sol LeWitt a Frank Stella, da Pino Pascali a Giulio Paolini si parla in modo specifico dopo una ricognizione storica sulla situazione artistica negli anni Sessanta nei principali paesi (Stati Uniti, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia). Rita McBride ha voluto sfidare attraverso le sue opere quella gerarchia che pone l’arte figurativa sopra le arti applicate. In questa mostra si esamina, inoltre, l’eredità e le influenze nel lavoro dell’artista del determinante movimento degli anni ’70, che porta lo stesso nome della mostra. Biografia di Rita McBride Rita McBride, nata nel 1960 a Des Moines nell’Iowa è nota per il suo lavoro che tende a muoversi tra minimalismo, design industrial e architettura modernista. Nelle sue sculture e installazioni esplora infatti gli spazi pubblici e le architetture, giocando con dimensioni e materiali, per trasformare il familiare in inaspettato. Basandosi sul linguaggio visivo della scultura minimalista e dell’architettura modernista, McBride vi allude contemporaneamente e sovverte le loro aspirazioni utopiche e le nozioni di progresso tecnologico industriale. Nel 2011, ha completato Mae West, una scultura in acciaio alta 52 metri situato sulla Effnerplatz a Monaco, tra le più grandi sculture mai costruite. McBride è attualmente direttrice della prestigiosa Kunstakademie di Düsseldorf. Il suo lavoro è stato oggetto di numerose mostre internazionali, in sedi come il Museu d’Art Contemporani de Barcelona (MACBA) nel 2012, la Kunsthalle di Berna nel 2008, il SculptureCenter nel 2004, e la Wiener Secession nel 2000. Ha inoltre partecipato a mostre collettive in istituzioni come il Witte de With di Rotterdam, il Moderna Museet di Stoccolma, il MoMA PS1, l’Istituto di Boston di Arte Contemporanea, il New Museum, e la Tate Modern. Biografia di Lello Lopez Nato a Pozzuoli nel 1954. Dopo il Diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli ha lavorato con gallerie italiane e straniere. Il lavoro di Lopez si fonda su un vissuto fatto di contatti con persone che fanno parte della sua realtà e la frequentano con cadenza quotidiana. Si stabiliscono così relazioni che sono esperienza concreta di un mondo concreto. Questa interazione si manifesta attraverso la videoinstallazione che è il mezzo di comunicazione scelto affinché l’esperienza-verità sia riproposta. Dal 1986 ha all’attivo numerose partecipazioni a mostre collettive e rassegne internazionali. Info mostra Lello Lopez Assioma della Memoria Rita McBride Pattern and Decoration Dal 12 settembre al 31 ottobre Galleria Alfonso Artiaco Piazzetta Nilo n°7 Tel. 0814976072 www.alfonsoartiaco.com info@alfonsoartiaco.com