Maya Pacifico, Fahrenheit 415: dialogo tra materia e creazione Giovanni Cardone 31 Marzo 2015 News Il ristorante Mangiafoglia di Napoli ospita nei suoi spazi la mostra di Maya Pacifico Fahrenheit 451, a cura di Fabrizio Mangoni. L’arte di Maya Pacifico è un viaggio, un eterno cercare che ci porta nella realtà. È una pittura dove la creatività dell’artista indaga, gioca, studia, assembla vari elementi e racconta storie infinite, come opere dove lo spettatore si ferma e riesce a sentire l’animo dell’artista. Maya Pacifico senza volerlo si è resa immediatamente conto di poter opporre, al dominio dell’intelletto, una forza sotterranea e misteriosa che può annullare i poteri della ragione. E quello che tenta di fare con la mostra Fahrenheit 451 ispirata al romanzo di Ray Bradbury. Bradbury si è sicuramente ispirato al rogo dei libri perpetrato dal regime nazista e alla campagna politica di repressione attuata da Stalin. Con l’avvento dell’era digitale e il diffondersi dei libri digitali e dei loro supporti elettronici le biblioteche stanno sparendo. Bruciare le pagine attira l’attenzione sul libro come oggetto e ne inventa una nuova vita: i libri tagliati e bruciati sono ancora carta, ma sono allo stesso tempo qualcos’altro, un prato mosso dal vento, un campo di grano, tante foglie o tanti fogli che si trasformano e modificano sotto i nostri occhi appena sfiorati dalla luce e dal colore, quasi lo sguardo interiore fosse intrappolato al di là di ciò che vede. Guarda la fotogallery dell’inaugurazione a cura di Angelo Marra Napoli è il luogo aperto a tutte le contaminazioni dove ogni cultura si aggiunge alla precedente fino a creare una stratificazione in cui ogni livello corrisponde a una memoria: è come un grande archivio situato in un contesto diverso, in un tempo più universale, nel tempo della terra. Su questa terra fertile il cibo viene seminato e raccolto: è una grande mappa in cui sono disegnate le ricchezze insite nella diversità delle culture e nella differenziazione antropologica di ogni popolo. Trasformazioni, miti, tradizioni culinarie che l’uomo interpreta attraverso il cibo e il suo rito preparatorio. Attraverso l’arte, il cibo è sublimato non in alimento commestibile, ma in nutrimento per la mente e l’anima. Il consumo del pasto è una metafora ossessiva e circolare che cade sotto il segno della merce, divora in anticipo il reale, diventa perfezione della forma effimera. Lo spazio del ristorante è diventato così una vetrina d’arte che fa uscire l’arte dalla ristretta cerchia delle gallerie e dei musei. Come ci dice Maya Pacifico: “Con questa mostra ho voluto portare nei luoghi del quotidiano l’incontro con l’arte e la cultura. Partendo dalla location della mostra il Mangiafoglia, uno spazio espositivo non proprio convenzionale. È importante capire anche la provenienza di uno spazio. C’è tutta una storia dietro: il ristorante prima era una libreria e il fatto che il libro è l’oggetto su cui intervengo capita a proposito. Bruciare i libri dove prima venivano esposti e venduti. La libreria poi è fallita e ha chiuso come tante altre a Napoli. Prima ancora era una galleria d’arte diretta da Dina Carola. Lo spazio diventa così una vetrina d’arte, un medium dinamico che fa uscire l’arte dalla stretta cerchia delle gallerie e dei musei. Appena l’arte entra nei musei diventa una cosa morta, il simulacro di se stessa, un oggetto sotto una teca, da ammirare. Quello che cerco è proprio il contrario, entrare nei luoghi della vita quotidiana portando una controcultura niente affatto underground ma riflessiva e consapevole dei codici a cui si oppone. Biografia di Maya Pacifico Maya Pacifico è critico e storico dell’arte, si è laureata a Venezia presso l’Università di Lettere e Filosofia “Cà Foscari” con una tesi di storia dell’arte contemporanea. E’ stata redattrice e corrispondente da Napoli per Flash Art negli anni ’90, ha collaborato oltre dieci anni con Exibart e Art Apart of Cult(ure). Ha una sua rubrica su Arslife e scrive per Demetra, la rivista dell’Accademia di belle Arti di Agrigento. Ha collaborato per due anni alla rivista mensile del Metropolitan Museum di New York e per la rivista “Palais” del Palais de Tokio di Parigi. Ha curato numerose mostre personali dedicate ad artisti contemporanei tra cui: Gino De Dominicis, Vettor Pisani, Anselm Kiefer, Omar Galliani, Santolo De Luca, D. M Wilding, Arash Radpour. Ha lavorato come storico dell’arte per le case editrici Electa e Mondadori. La sua passione e amore per il disegno e la pittura è ultra decennale. Da circa un anno ha deciso di esporre i suoi lavori, sperimentando varie tecniche: dal disegno alla pittura, alla scultura sino al collage con tecnica mista su tela. Ha registrato sin da subito un vasto apprezzamento del pubblico e l’interesse della critica. Al sua attivo ha già diverse esposizioni e numerosi progetti di mostre in Italia e in Europa 2013 Pop-Start- Smart, cartografie del presente, Marte, Mediateca di Cava dei Tirreni, Salerno , 10 maggio/ 15 maggio Premio Arte Flyenergia Galleria Deodato Milano,mostra dei finalisti , 20 maggio Incendium, progetto per la ricostruzione di Città della Scienza, Pan, Palazzo delle Arti Napoli, Dal 18 al 24 giugno Manifesto Brut, Magma Museum (Roccamonfina Caserta)Dal 1 al 15 giugno Manifesto Brut, Les Villettes, Bruxelles, Belgio,19 Ottobre, 17 novembre 2014 Olio- Officina, Palazzo delle Stelline, Milano, 31 gennaio 2014 London Biennale, POLLINATION a cura di David Medalla, dal 1 maggio a fine giugno 2014 VI Raccolto, di Arte da mangiare-mangiare arte, ANTEPRIMA DI EXPO 2015, 8 maggio 2014, Fondazione Umanitaria, chiostro quattrocentesco, Milano ROSES ROSES , un pomeriggio a Posillipo parlando di rose, a cura di Linda Irace, Associazione Tempolibero, Ristorante Yao, 27 maggio/ 16 giugno “COS’HAI AL POSTO DEL CUORE” Opificio Arti Performative, 30 maggio/30 giugno, Frattamaggiore, Napoli “Si pArte” , Viaggio attraverso i sentieri dell’espressione, a cura di Umberto T. Vocaturo, Galleria L’Art, via Posillipo 390, Napoli CAPISTRELLARTE 2014, IV festa dell’arte, a cura di Mauro Rea, 6 giugno/21 giugno, Scuola media A. B.Sabin, Capistrello (AQ) CARTA CANTA – OPERE SU CARTA, OFFICINA SOLARE GALLERY a cura di Mauro Rea e Nino Barone, Termoli, 16 Agosto 2014 “IL SENSO DEL CONTEMPORANEO” Anteprima Premio Valle Roveto, a cura di Marcello G. Lucci, Mauro Rea, Tonino Virgilio ,23 Agosto 2014, Civitella Roveto Land Art, Percorso all’interno del parco urbano della Mostra d’Oltremare, Napoli, 12, 13 e 14 settembre 2014 OMBRA E LUCE, Edizione 2014 della Scuola del Graffito Polistrato di Montemurro, 21 agosto 2014, Montemurro, Potenza NEL SEGNO E NEI COLORI, a cura di Gian Ruggero Manzoni, Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna, Pescara; X giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, 11 – 25 ottobre 2014 Orto d’Artista, DALLA SEMINA AL RACCOLTO, Giardino e Chiostro delle Memorie, Società Umanitaria, Milano, 15 ottobre 2014 ANTICIPAZIONI, Esposizione di Mail Art del Manifesto Brut, Sale Espositive del Centro Culturale Galuppi, Burano-Venezia, 20 ottobre/ 7 novembre Arte in viaggio, Galleria Mamo, Via Plinio 46 Milano, 6 dicembre 2014 I AM A WOMAN, la più grande mostra realizzata sulle donne, CAM Contemporary Art Museum Casoria, 12 dicembre / 8 marzo 2015 PVC arte di plastica, a cura di Pasquale Persico, DNA Marateacontemporanea, 20 dicembre /6 gennaio 2015 Arte in Viaggio, Palazzo Beccadelli di Baviera, Via Alloro 143, 27 dicembre/ 6 gennaio 2015, Palermo Today, Palermo Arte in Viaggio, Fiorillo Arte, Riviera di Chiaia 23, 14 febbraio/ 7 marzo 2015, Napoli Mostre personali MAYA PACIFICO, OPERE, DNA Marateacontemporanea, Associazione Culturale Arti Visive, Maratea, Dal 3 Agosto al 12 Agosto 2014 Fahrenheit 451, Mangiafoglia, via Carducci 32, Napoli, dal 20 marzo 2015 info mostra Mangiafoglia Via Carducci 32 Maya Pacifico in Fahrenheit 451 Istallazione Sita Specific Tel.: 081. 414831 www.mangiafoglia.it