Da Dürer a Parmigianino, da Rembrandt a Piranesi, da Goya a Picasso, senza dimenticare Chagall, Kokoschka, Mirò, Morandi e Guttuso, l’incisione rappresenta un capitolo fondamentale nella Storia dell’Arte. E’ proprio dall’incisione, e nello specifico dall’acquaforte, che nasce il concetto di “tiratura”, ben prima dell’avvento della stampa. Ai tempi d’oggi, nell’era della “facile riproducibilità”, questa tecnica artistica antichissima sta pian piano scomparendo, sostituita principalmente dalla litografia.

Maria Luisa Acquaviva è fra i pochi artisti che ancora la praticano, utilizzandola come principale forma espressiva. I suoi lavori, in mostra fino al prossimo 6 gennaio 2019 al PAN-Palazzo delle Arti di Napoli, nella sua personale “Xilografie 1960/2018”, a cura di Paola De Ciuceis, raccontano una storia, quella dell’artista, fatta di gesti ripetuti, di lunghe ore passate al torchio, strumento che, negli anni, diviene quasi prolungamento del corpo.

Ed è proprio dal torchio che nascono visioni, premonizioni che prendono forma nella materia. Il legno, materiale vivo, è il supporto con cui l’artista ama confrontarsi principalmente, su cui incide con uno scalpello da calzolaio le forme prima disegnate.

Dopo una breve esperienza con l’acquaforte, difatti, Maria Luisa Acquaviva si lascia prendere dal fascino della xilografia – scrive Paola De Ciuceis nel catalogo a corredo della mostra, edito da Paparo – una passione che non solo non l’abbandonerà mai ma la porterà ad incidere con grande entusiasmo di tutto e di più, anche «cassetti e sportelli di armadio. Superfici più grandi di lei sulle quali avrebbe potuto sdraiarsi e dormire o farsi portare dalle onde» così come ricorda il suo maestro, Arnoldo Ciarrocchi, nella presentazione della personale di Acquaviva alla galleria Stendhal di Milano (1964).

Il rapporto con il materiale, la sua manipolazione ha quindi un ruolo centrale nel lavoro di Acquaviva. “Sono un’autodidatta, una donna di fatti e non di parole. – racconta l’artista – La prima volta che vidi il lavoro al torchio ero una ragazza, me ne innamorai subito. Mi innamorai dei gesti, del miracolo dell’immagine che si crea. Un amore che non ho mai più abbandonato”.

info mostra

MARIA LUISA. XILOGRAFIE 1960/2018

Mostra a cura di Paola De Ciuceis

13 dicembre 2018 – 6 gennaio 2019

Orari PAN

Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30

Domenica dalle 9.30 alle 14.00

Aperture straordinarie di Natale

24 Dicembre: 9.30 – 17.30
25 Dicembre: 14.30 – 19.30
26Dicembre: 9.30 – 19.30
31 Dicembre: 9.30 – 17.3
0
1 Gennaio: 12.30 – 19.3
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6 Gennaio: 9.30 -19.30

A proposito dell'autore

Project Manager

Alla formazione scientifica (studi in Medicina Veterinaria, prima in Inghilterra e poi in Italia) unisce l'insana passione per l'arte e la letteratura. Dal 2012 collabora con la casa editrice Marchese editore, occupandosi di pubbliche relazioni, promozione e creazione di eventi culturali. Nel 2013 fonda con alcuni collaboratori il blog "About M.E.", legato all'attività della casa editrice ma fin dall'inizio aperto a tutto ciò che è cultura, con particolare attenzione a ciò che succede sul territorio campano. Ama i cappelli, Dostoevskij, e il té delle cinque.