HomeRacna ProjectLezioni sul postmoderno: ironia Manlio Converti 17 Agosto 2014 Racna Project Il capitolo dedicato ufficialmente all’ironia, arte del mostrare il contrario di quanto si intende, sconfina subito nella non citata satira, molto più frequente. Condividono entrambe le modalità sia le vignette che le grafiche pubblicitarie, ma non si allontanano da quei linguaggi quanti si adoperano per fini moralisti, da quanti cercano solo fini commerciali. Ecco allora l’altra modalità attraverso cui si articola il discorso artistico e filosofico del post-moderno: per capire la satira dobbiamo interpellare la Corte di Cassazione, dal momento che la maggior parte degli artisti, soprattutto gli attori vengono sottoposti a cause legali infinite, anche in Italia. “La satira” ha stabilito la Corte di Cassazione “è espressione artistica nella misura in cui opera una rappresentazione simbolica che (…) propone quale metafora caricaturale […] La peculiarità della satira che si esprime con il paradosso e la metafora surreale […] la sottrae al parametro della verità e la rende eterogenea rispetto alla cronaca”. Non esistono però tutele possibili contro le minacce mafiose, islamiche, familiari o contro le denunce da parte di chiunque si senta offeso, perché comunque i magistrati dovranno valutare se l’intento dell’opera si “sottrae al parametro della verità”. Un paradosso inestricabile, se vediamo l’opera di Giuseppe Veneziano, Novecento, che vuole effettivamente paragonare anche Berlusconi ai grandi dittatori del passato, irridendolo attraverso la sua opera fumettistica. La bellezza del fumetto è un altro elemento che entra in gioco, con la sua capacità di deformare – tipica delle caricature e della fisiognomica – e di utilizzare il colore in modo tanto allegro da rendere fatua ogni rappresentazione. Il maestro siciliano, Giuseppe Veneziano, professore di Belle Arti e fumettista, da quando espone le sue opere d’arte in gallerie internazionali, ha elaborato molti concetti “politici” e “religiosi”, dove non si capisce neanche se ad essere preso in giro è la modernità consumistica ed edonista o i personaggi storici o religiosi ritratti. Completamente distante apparentemente dalla satira è l’opera Melanconia di Botero, autore colombiano di risonanza internazionale, che in una delle sue rare opere affronta, da cattolico, il tema del travestitismo, confondendolo con l’orientamento sessuale o con un vizio borghese privato, come sottolineano i dettagli volitivi e preziosi del soggetto. La satira e la leggerezza di tutta l’opera di Botero si esprime attraverso il suo marchio di fabbrica: l’enormità monumentali dei volumi che, appunto creando un nuovo paradosso, ironicamente levitano fuori dal quadro o dalla scultura nello spazio senza tempo della nostra immaginazione.