Lezioni sul postmoderno: altruismo o selflessness

Siamo al quarto capitolo, ancora freschi nonostante tutto, per argomentare con nuove immagini i significati del post-moderno. Questa volta tocca al concetto di altruismo, o meglio selflessness.

Donare cosa se non il proprio corpo all’altro, farlo diventare altro da sé attraverso le tecniche della Body Art. Corpi nudi, non necessariamente belli, ma trasformati in video e in fotografia, oppure manualmente con pitture speciali che ne trasformano le linee, ingannando lo sguardo in un continuo trompe-l’oeil. Avremmo potuto giocare anche con le nuove immagini tridimensionali degli autori di street art specializzata, ma in questo caso avremmo perduto il senso che volevamo spiegare, ovvero quello del darsi completamente senza alcun possibile riconoscimento del sé.
Napoli ha realizzato da poco un’esperienza pubblica di Body Painting, ma ovviamente in una città tanto complessa, sepolta dal cemento e dal barocco, è difficile pensare che ci si doni all’arte tanto facilmente.

bodypainting

Le opere dell’autore, famoso invece in tutto il mondo, Yue Minjun, ci raccontano un altro momento dell’altruismo e della perdita del sé. La società di massa, tanto quella comunista, quanto quella omologata dell’Occidente producono mitologie apparentemente diverse, ma che in entrambi i casi prevedono l’annullamento dell’individuo. In un caso per il bene sociale comune da noi per il proprio egoismo e benessere, sacrifichiamo ognuno la propria diversità definitivamente.
Le opere di Yue nascono da un’idea precisa: “il senso dell’assurdità delle idee che governano il protocollo sociopolitico che ci circondano”.
La profonda critica al mondo moderno non lo rende un martire del nuovo modello di dittatura di mercato, ma un anti-eroe perfetto che dona anche lui il proprio Realismo Cinico al mondo, mostrando la bellezza nascosta dell’omologazione.

fang-lijun

A proposito dell'autore

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Manlio Converti, psichiatra, blogger, magato dalla cultura e dall'arte come continua innovazione e sperimentazione, come è la vita, nato nel 69, completa i suoi studi professionali col massimo dei voti nel minimo tempo necessario, laureandosi a 23 anni in medicina. Lavora stabilmente presso la Asl Napoli 2 nord, ma soprattutto perora cause civili e sociali, ancorchè in Italia siano finora perse, come i diritti gay, per egoismo, quelli delle donne e dei migranti, per altruismo, quelli dei sofferenti psichici, per dovere professionale, quelli dell'ambiente, per dovere naturale, quelli degli artisti napoletani e della relativa città conurbata, per patriottismo europeo.