Italy in a day: ciak, si vive! Quando dietro la macchina da presa ci sei tu Redazione 1 Ottobre 2014 News Fuori concorso al 71esimo Festival del Cinema di Venezia, Italy in a day, la felicissima replica italiana del progetto di Ridley Scott del 2010, curata dal regista premio oscar Gabriele Salvatores, è stata ospite della rassegna «Venezia a Napoli. Il Cinema Esteso», in proiezione la sera del 23 settembre al cinema Modernissimo. Nell’accurata selezione di alcuni degli oltre 44.000 (quarantaquattromila!) video inviati – che ha visto la collaborazione di giovani selezionati della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano – girati dagli italiani nelle 24 ore del 26 ottobre 2013 con ogni mezzo a loro disposizione (telecamere, smartphone, fotocamere) in riprese talvolta amatoriali, talvolta semi-professionali, Salvatores ha “cucito” assieme la vita degli italiani in un vorticoso e sapiente montaggio che ne traccia un ideale percorso cronologico dall’alba alle ultime ore della giornata, mischiando desideri, sogni, paure e riflessioni degli italiani colti nella loro umana quotidianità e nella loro quotidiana umanità. Il film collettivo, nell’impossibilità di preventivare a priori l’esito dell’esperimento cinematografico-sociale, non ha la pretesa di spiegare l’Italia dei nostri giorni, ma semplicemente di raccontarla attraverso gli occhi di chi la vive. E sorprendentemente il risultato è più che uno spaccato del nostro tempo, quasi una summa di sentimenti universali e “senza tempo”, di un paese che, nonostante la crisi (o forse proprio in virtù di essa), vive e sogna con una forza inaspettata e insperata e che sembra sentire la necessità quasi etica di riassegnare la sovranità alla Vita stessa, in ogni sua forma. Lontano dalla fiction cui ci hanno abituati sia la finzione cinematografica quanto i ‘per nulla reali’ reality televisivi, lo spettatore si trova di fronte all’ineludibile realtà che impregna i piccoli gesti come le grandi opere, la gioia e la sofferenza, la nascita e la morte, come di fronte ad uno specchio che gli rimanda a singoli pezzi gli stralci di una vita non sua ma “a sua immagine e somiglianza”, come un Dio delle piccole cose che, immedesimandosi in ogni lacrima e in ogni sorriso, si ritroverà a commuoversi e a ridere non solo per quello che vede sullo schermo, ma anche – e soprattutto – per come esso risuonerà dentro di sé. Ps. Italy in a day in un solo giorno è stato girato, e (purtroppo) in un solo giorno è stato distribuito nelle sale cinematografiche. Chi però avesse perso l’anteprima del 23, potrà provare a recuperare – a patto di sacrificare sul piccolo schermo la pregevole fotografia di alcuni filmati – la proiezione del film sui canali Rai. Articolo di Sergio De Fusco