Si è inaugurata mercoledì 5 novembre la mostra Getting there di Luciano Sozio, presso il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, a cura di Serena Ribaudo e presso la galleria AICA | Andrea Ingenito Contemporary Art, promotore della doppia personale in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Napoli. La mostra, vera e propria antologia di un artista poliedrico ed eclettico, promettente vate della nuova linea tormentata e flessuosamente versatile dell’arte contemporanea, è articolata in una doppia e ricca esposizione: una prima dedicata alla produzione più recente e matura dell’artista molisano, ovvero dalle geniali istallazioni, prima fra tutte Our time, alle sue visionarie e complesse opere pittoriche. L’altra sezione, presso la galleria Andrea Ingenito, dedicata alle opere del periodo della formazione di Luciano Sozio, quando ancora era conosciuto con il nome d’arte Manovella. Nelle opere di Sozio si intravede un nuovo processo sia di ricerca che di sperimentazione: egli attraverso una goccia che muove l’Intuizione e la Rivelazione avvia un processo che reca insito in sé l’acquisizione della consapevolezza di una dimensione illuminata. Il doppio binario che fa parte dell’io artistico di Sozio diventa un percorso obbligato nel raggiungimento di uno stato di trascendenza dal dovuto e di liberazione cosciente della propria individualità. È qui che la goccia diventa Intuizione e Idea nella sua fragilità e nella sua pregnanza di significati. Sozio propone un itinerario artistico che è quasi un’ontologia della meraviglia del mondo: un universo fatto di architetture umane mutanti, misteriose tracce a metà tra ingenuità infantili e automatismi psichici, ideali non-luoghi della Risoluzione. Guarda la fotogallery dell’inaugurazione a cura di Angelo Marra Fulcro di questo stesso universo e ouverture della mostra è l’istallazione Our Time: nell’attimo dell’epifania in cui l’artista, come individuo coglie il significato della Vita e ne disvela il comune destino. Le figure aprono le braccia quali vigorosi ginnasti alla ricerca di un fuggevole stato di equilibrio e si abbarbicano alle radici di un hic et nunc, nel momento di grazia in cui comprendono di essere in Vita. Ciò nondimeno esse sfidano la forza di gravità, immerse nella traslucida policromia della goccia e levano i piedi dal suolo quasi a volersi affrancare dal fardello gravoso di tempi miseri: nel farlo l’artista dispiega tutte le potenzialità della sua intelligenza creativa. Tanto Luciano Sozio è sempre alla ricerca di quel fluido alchemico che scorre incessantemente e che traccia un iter tutto speciale dove inizio e fine, passato e futuro, vita e morte metamorfizzano in un disegno di totalità della bidimensionalità della pittura nelle sue tele, quanto di capacità espressive della terza dimensione nelle sue istallazioni. Il percorso proposto prevede difatti un susseguirsi di opere pittoriche e plastiche: Our Time, le lievi e trasognate tele, gli originalissimi esiti delle Air Rooms/Camere d’Aria. Potremmo parlare di una cosmogonia dell’artista: una sorta di vocabolario umano declinato al plurale da Luciano Sozio, che ancora una volta vede nell’uomo e nella sua cosciente consapevolezza la rivelazione e forse anche la risoluzione della complessità del vivere nel nostro tempo. L’arte di Luciano Sozio raffigura un racconto di un realismo puro con figure che assumono i contorni di presenze raffigurate dalla narrazione che è propria del suo registro pittorico, del suo modo di introdurre il colore. Egli cerca di raccontare degli stati d’animo che sono caratterizzanti dal suo tratto pittorico, e nel contempo la capacità di saper unire la percezione visiva seguendo un proprio istinto sensoriale. Nelle sue opere cerca di narrare la religiosità attraverso la realtà ma facendola divenire onirica, anzi direi mitologica per alcuni tratti trasgressiva. bio artista Luciano Sozio, sin dagli esordi, ha subito catturato l’attenzione di pubblico e critica: ha vinto il Premio Morlotti nel 2010 e ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2011. Il suo è un universo fatto di ideali non-luoghi della Risoluzione, architetture umane mutanti, misteriose tracce a metà tra ingenuità infantili e automatismi psichici. Egli è sempre alla ricerca di quel fluido alchemico che scorre incessantemente e che traccia un iter tutto speciale dove inizio e fine, passato e futuro, vita e morte metamorfizzano in un disegno di totalità: egli nel farlo dispiega tutte le potenzialità della sua intelligenza creativa usufruendo tanto delle capacità espressive della terza dimensione nelle sue sculture e nelle sue installazioni quanto della bidimensionalità della pittura nelle sue tele. info mostra Luciano Sozio – Getting There PAN – Palazzo della Arti di Napoli Via dei Mille 60 – Napoli dal 6 al 30 Novembre tutti i giorni – escluso il martedì – dalle ore 9,30 alle ore 19,30 – la domenica dalle ore 9,30 alle 14,30 Tel.: 081 7958600 Galleria AICA | Andrea Ingenito Contemporary Vicolo Santa Maria Cappella Vecchia, 80121 Napoli Dal martedì al Sabato dalle 11. 00 alle 19.00 Tel.: 081 049 0829 Foto di Angelo Marra