Da Milano fino a Palermo, per approdare a Napoli e successivamente partire di nuovo. 10×10 – Arte in viaggio è, appunto, un viaggio nel viaggio: una collettiva rigorosamente formata da opere di dimensioni 10X10, un formato “difficile” in tempi in cui l’arte è (anche) “a metraggio”, è giunta a Napoli per trovare accoglienza dal 14 febbraio fra le mura dello spazio espositivo Fiorillo Arte. Di questa avventura, conclusasi nel capoluogo partenopeo soltanto ieri, ce ne parla la curatrice e artista Maya Pacifico.

10 x 10 Arte in Viaggio nasce da un’idea di Valeria Modica, gallerista milanese, come collettiva di carattere internazionale allestita in uno spazio di piccole dimensioni. Da qui la necessità di ridurre il formato delle opere da esporre per ragioni di allestimento. Valeria mi ha contattata perché l’aiutassi a trovare degli artisti interessati a partecipare e questo ha rappresentato per me una sfida. Ho spostato quello che poteva essere un limite in un percorso concettuale convincente in cui dare priorità all’attenzione : tutti noi siamo ormai circondati da significati mediati che abbracciano una intertestualità senza fine, occorre aprire gli occhi contro l’ottundimento dello sguardo e provare a vedere . Una micro-realtà immortalata in un micro-formato per imparare a vedere di nuovo, a sentire, riflettere, immaginare, a creare una interazione e comunicazione con gli altri che vada al di là degli scontati schemi espositivi. Nell’allestimento ho scelto di seguire una linea unica che indirizza lo sguardo verso l’orizzonte, metafora del viaggio e allo stesso tempo direzione per l’occhio che è costretto a seguire un percorso”.

Quale sarà dunque il destino di 10X10?

“Dopo Milano, Palermo e Napoli il programma è quello di toccare anche i punti periferici del paese per poi tornare a Milano che nei prossimi mesi sarà la sede di Expo. – prosegue Maya – Mi piacerebbe portare la mostra a est, verso la Puglia o a ovest: in Sardegna. A quanto pare la tappa più certa e prossima sarà Gubbio e così toccheremo il centro del paese. In fondo la cosa più importante è il viaggio stesso. Non si sa bene se la vita è viaggio, se è sogno, se è attesa, se è un piano che si svolge giorno dopo giorno e uno non se ne accorge se non guardando all’indietro. E’ tempo di viaggiare in compagnia delle opere, lasciandoci guidare dal piacere dello sguardo”.

 

A proposito dell'autore

Project Manager

Alla formazione scientifica (studi in Medicina Veterinaria, prima in Inghilterra e poi in Italia) unisce l'insana passione per l'arte e la letteratura. Dal 2012 collabora con la casa editrice Marchese editore, occupandosi di pubbliche relazioni, promozione e creazione di eventi culturali. Nel 2013 fonda con alcuni collaboratori il blog "About M.E.", legato all'attività della casa editrice ma fin dall'inizio aperto a tutto ciò che è cultura, con particolare attenzione a ciò che succede sul territorio campano. Ama i cappelli, Dostoevskij, e il té delle cinque.