Si è inaugurata mercoledì 3 dicembre la mostra di Alfonso Cannavacciuolo Quell’Umanità Silenziosa presso la galleria Piero Renna Arte Contemporanea a cura di Valentina Rippa. La mostra si potrà visitare fino al 6 febbraio 2015. Sono quelle di Alfonso Cannavacciulo, letture e rielaborazioni della mente e della percezione sul presente, passato e futuro. Un tentativo ossessionante di fare emergere degli universi paralleli e completi più o meno leggibili che nella loro verità e semplicità si raccontano anche senza movente descrittivo.

Guarda la fotogallery dell’inaugurazione a cura di Alessandra Bonolis

La sua arte riassume la perpetua sospensione tra la vita e la morte, la generazione di una “Arte Nuova”, dove la figura è preminente e il confronto con il proprio “Io” mette ha nudo l’animo dell’artista. La dimensione trasgressiva che egli crea attraverso il confronto tra “Bianco “ e “Nero” ci fa rivivere quella visione pittorica che rimanda vagamente a Francis Bacon. Alfonso Cannavacciulo vive in pieno una dimensione tra il “dentro” e il “fuori”, tra l’essere fisico e l’essere spirituale, nel travaglio della liberazione della percezione sull’atto creativo tra il “finito” e il “non finito”. Come sottolinea la curatrice Valentina Rippa: “La sua tecnica, tono su tono, su uno sfondo nero pece o totalmente bianco sul quale emergono dalla tela un’umanità solitaria, in primo piano o in lontananza, con rade aperture prospettiche e un ostinato distacco della frenetica realtà circostante. Ma a differenza dei primi lavori, in cui le figure apparivano inanimate e offuscate da una nebbia che impediva di coglierne le differenti espressioni, in quest’ultima serie, su fondi chiari e cipriati, Cannavacciuolo si lascia andare a qualche emozione. Un sorriso, uno sguardo evocativo, sensazione di disagio, tenerezza, attesa, lieve malinconia. L’artista comunica nel silenzio, senza parole e senza dettagli. Lo spettatore, a sua volta, quando guarda un suo quadro è invitato a compiere un viaggio verso se stesso instaurando un dialogo muto con il dipinto“. Certamente Alfonso Cannavacciulo è in contrasto con la pennellata graffiante che ne contraddistingue lo stile, le immagini restituite sulla tela, dove comunicano un silenzio e una pacatezza disarmante che è in parte l’introversione stessa dell’artista, così urlata e, allo stesso tempo, così silenziosa. Nel suo lavoro ritroviamo un’armonia classica di proporzioni, figure eleganti dissolte in ambienti indefiniti, stanze senza pareti affidate a colori uniformi.

L’intento dell’artista è trasmettere l’aspetto compositivo proprio come in una natura morta classica, non importa che i soggetti e gli oggetti ritratti vengano collocati in un luogo o in un tempo preciso. L’artista inizia la sua ricerca o la sua sperimentazione frugando nel suo passato, nella sua infanzia in quell’album di famiglia e fotografie d’antan da cui estrae particolari o figure slegate per poi assemblarle in un unico lavoro.  Alla maniera di Bacon, Cannavacciuolo  crea una netta separazione tra figura e sfondo, tra i soggetti e il mondo di cui fanno parte esprimendo con efficacia un forte sentimento di estraneità e solitudine collettiva tipiche della società contemporanea. Come ci dice Alfonso Cannavacciulo : “Il termine fakeland è ciò che meglio esprime la mia ricerca artistica perché allude a un luogo fittizio che i soggetti e oggetti si trovano a condividere in modo inconsapevole; é inevitabile che poi si crei una narrazione e una correlazione  tra i soggetti riportati su una stessa tela ma non è cosa voluta né il fine  stesso dell’opera“. Cannavacciulo è un artista che fa ricordare il grande poeta Fernando Pessoa : “ Si è avvertita a lungo , come un malessere di tutto, una cosmica sospensione del respiro. Si era formato l’intero universo. Attimi, attimi, attimi. Le tenebre si sono carbonizzate di silenzio. All’improvviso, acciaio vivo”.

info mostra

Galleria PRAC- Piero Renna Arte Contemporanea
Alfonso Cannavacciulo “ Quell’Umanità Sileziosa “
a Cura di Valentina Rippa
dal 03 dicembre 2014 al 06 febbraio 2015
Telefono per informazioni: +39 081 7640096 – +39 081 7640096
E-Mail info: galleriarenna@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.galleriarenna.com

bio artista

Alfonso Cannavacciuolo, Pozzuoli 1976; vive e lavora a Napoli. Artista e musicista autodidatta, appassionato di pittura figurativa sin da bambino, ha esposto in Italia e in fiere d’arte contemporanea all’estero. Suoi lavori sono in numerose collezioni private.

Group exhibitions: 2011 “What?” Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea Milano.
Solo show: 2007 “Composizione Naturalmente Morta” Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea Napoli; 2005 Alfonso Cannavacciuolo Artissima Torino “solo show”; 2004 “Pezzi Unici Modernissimi”  Cinema Modernissimo Napoli; 2004 Mediterranea Arte Napoli; 2000 Arte Giovani Comune di Bassano del Grappa.
Fairs: Scope Miami, Scope New York, Artissima Torino, ArteFiera Bologna, Miart Milano.

A proposito dell'autore

Una vita dedicata alla scrittura, alla filosofia, alla saggistica e alla critica d’arte, segnata da esperienze e incontri irripetibili Aldo Masullo, Ugo Piscopo, Maria Antonietta Picone, Raffaele Causa, Aurora Spinosa , Nicola Spinosa, Roberto Murolo, Flavio Caroli, Antonio Caprarica, Mimmo Liguoro, Ermanno Corsi, Mario Franco, Augusto Minzolini,Walter Ferrara, Mimmo Jodice, Gerardo Marotta. Ha curato numerose mostre in Italia e intervistato personaggi noti del mondo dell'arte. Ha pubblicato il libro “Il Sangue dei Martiri “ La Vera Storia della Rivoluzione Napoletana del 1799 Edito da Editoriale Programma vincitore del Premio Speciale per la Critica – XV Edizione e del Premio Letterario Internazionale Europa promosso dalla Universum Academy Switzerland – Lugano Sezione Narrativa Edita. E' primo classificato alla XI Edizione del Premio Letterario Internazionale Surrentum per la Sezione Narrativa Edita. Collabora con Istituzioni ed Enti pubblici e privati, associazioni culturali e mondo dell'imprenditoria.