In corso presso la Galleria Casa Madre la mostra di Alighiero Boetti a cura di Eduardo Cicelyn, in esposizione fino al 30 novembre. Si può dire che l’arte nel modo espressivo lieve e mai concitato o didascalico di Alighiero Boetti non sia stata solo un esercizio di modernità contro lo stile, ma anche, forse soprattutto, un discorso contro il discorso. Un’antiretorica, un antilinguaggio: ossia, l’antidoto per sconfiggere l’ideologia del discorso altro, più vero, più profondo, più poetico.

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La sfida dell’artista torinese alle parole cominciò con Ordine e disordine del 1971 (riprodotta con stampino su muro con vernice a spruzzo verde), primo esperimento di quadratura delle lettere, quando gli si aprì davanti agli occhi il mondo del linguaggio che nella sua testa fumante fu subito immagine al quadrato, cioè enigma, finzione, rebus. Da allora in poi, nel mostrare il vano, ironico, ossessivo riprodursi della magia dei quadrati, lettera su lettera, frase dopo frase, non si può non riconoscere che Alighiero Boetti mantenne sempre il punto e la parola.
Non ci fu più pausa nel flusso colorato delle frasi stampate e ricamate: mormorio, brusìo, bisbiglìo di una lingua che parlava, tra sé e sé, di tutto e di niente.

Rembrandt extra strong

Rembrandt extra strong

Oggi, nei ricami esposti sembra prevalere il senso poetico, in alcuni casi ineffabile, delle frasi riprodotte, come se l’artisticità dell’immagine offrisse ai versi citati un misterioso supplemento di senso e di valore. E invece come quelle ricercate parole di uomini illustri venuti anche da tempi lontani si affollano, spingono e si respingono le une con le altre, non dovrebbe essere così difficile percepire la contraddizione o il confitto strutturale che anima tutta l’opera di Alighiero Boetti con il linguaggio. Più il discorso si formalizza poeticamente, più i nomi e i significati si perdono nella finitudine e nella relatività, nella prospettiva e nell’erosione del tempo.

Sciogliersi come neve al sole

Sciogliersi come neve al sole

Se la poesia è un discorso, cioè un insieme di parole disposte in un ordine piuttosto che in un altro, l’arte che la prende e la espone non può inquadrarla e metterla in cornice, insomma rappresentarla, se non nel modo della lacerazione e della dissipazione.  Per l’artista consapevole di poter ricavare la ‘sua’ immagine, quella che mette al mondo il mondo, solo in una fuga continua da ciò che la rappresentazione tenta di fermare e incorniciare in un unico sguardo, non poteva essere sufficiente neanche l’opzione seriale. A ben pensare, assecondando una certa aleatorietà spesso anche l’imprecisione dei processi compositivi affidati a molte mani, tutte le serie di Boetti proliferano verso l’indefinito, proprio perché non sono mai orientate alla definizione e alla trasmissione di un discorso concluso, né l’hanno mai desiderato.

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Dei suoi moltissimi lavori ricamati si potrebbe infatti sostenere che furono la pratica collettiva di un’arte che ‘non dice nulla e non tace mai’, come la letteratura per Foucault.  O come il mondo contemporaneo pieno di un linguaggio vuoto, che non ha niente da comunicare e da tacere. Come ricorda Eduardo Cicelyn : “Alighiero Boetti ha avuto un grande rapporto con la città di Napoli grazie a Lucio Amelio che in questa galleria storica, gli organizzò una prima mostra per far conoscere l’artista torinese al pubblico napoletano. Anche io, quando ero direttore del Museo Madre, organizzai una retrospettiva, e feci sì che questo artista facesse parte della collezione permanete del Museo Madre. Mi sembrava giusto, a venti anni dalla morte, onorare questo grande artista con mostra, fatta di parole e frasi, parole e poesie che riprende un suo concetto, Ordine e Disordine, ideato nel 1971. Ho voluto dare un taglio diverso alla mostra dove si può ammirare un Boetti dal linguaggio poetico”.

Le infinite possibilita di esistere

Le infinite possibilita di esistere

info mostra

Galleria CasaMadre – Arte Contemporanea
dal 30 Ottobre 2014 al 29 dicembre 2014
Telefono per informazioni: +39 081 19360591
E-Mail info: info@lacasamadre.it
Sito ufficiale: http://www.lacasamadre.it

 

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A proposito dell'autore

Una vita dedicata alla scrittura, alla filosofia, alla saggistica e alla critica d’arte, segnata da esperienze e incontri irripetibili Aldo Masullo, Ugo Piscopo, Maria Antonietta Picone, Raffaele Causa, Aurora Spinosa , Nicola Spinosa, Roberto Murolo, Flavio Caroli, Antonio Caprarica, Mimmo Liguoro, Ermanno Corsi, Mario Franco, Augusto Minzolini,Walter Ferrara, Mimmo Jodice, Gerardo Marotta. Ha curato numerose mostre in Italia e intervistato personaggi noti del mondo dell'arte. Ha pubblicato il libro “Il Sangue dei Martiri “ La Vera Storia della Rivoluzione Napoletana del 1799 Edito da Editoriale Programma vincitore del Premio Speciale per la Critica – XV Edizione e del Premio Letterario Internazionale Europa promosso dalla Universum Academy Switzerland – Lugano Sezione Narrativa Edita. E' primo classificato alla XI Edizione del Premio Letterario Internazionale Surrentum per la Sezione Narrativa Edita. Collabora con Istituzioni ed Enti pubblici e privati, associazioni culturali e mondo dell'imprenditoria.