Articolo di Ferdinando Tricarico.

Nel chiostro del Bramante, gioiello rinascimentale arroccato tra i vicoli storici a ridosso di piazza Navona di Roma, è in allestimento fino al 26 luglio la mostra Marc Chagall. Love and Life, a cura di Ronit Sorek, con oltre 140 opere tra dipinti, disegni e stampe, provenienti in gran parte dalla collezione dell’Israel Museum di Gerusalemme mai prima d’ora esposta integralmente in Italia, la rassegna ripercorre temi fondamentali dell’esperienza di vita personale e della produzione di uno dei grandi maestri viandanti del Novecento.

Marc Chagall - Le Marchand de Bestiaux (The Cattle Dealer), 1912

Marc Chagall –
Le Marchand de Bestiaux (The Cattle Dealer), 1912

Una rassegna emotivamente incandescente che mette a nudo il cuore del pittore ebreo, nato in Russia e naturalizzato francese, scandendo le tappe di un percorso in cui vita e amore e vita e arte divengono nessi inscindibili e fecondi. Nelle sezioni iniziali e finali delle 8 complessive in cui e ripartita l’esposizione, si procede nella narrazione grafica della vita di Chagall, da Vitebsk, borgo natio, dove visse l’infanzia e parte dell’adolescenza e tornò più volte, passando per Mosca (dove nutrì attive speranze per la “rivoluzione d’ottobre” presto deluse), per poi trasferirsi a Parigi città d’elezione artistica, e infine, durante la Seconda Guerra Mondiale, peregrinare per sfuggire alle persecuzioni naziste.

Matthes, Francia - Marc Chagall, Paris, 1924

Matthes, Francia –
Marc Chagall, Paris, 1924

A trasportarci in questo viaggio esistenziale e artistico sono le immagini dell’autobiografia Ma Vie e le illustrazioni a corredo dei libri Burning Lights, First Encounter e From My Notebooks di Bella Rosenfeld, moglie adorata e sodale artistica che scomparirà prematuramente, rinchiudendo Marc Chagall per molto tempo in un cupo dolore. Un percorso che è l’elogio della follia creativa, un rifiuto netto al naturalismo, al cubismo e al formalismo in voga nell’avanguardia francese del tempo e che portò Apollinaire a definire il nostro un surrealista. Del resto, sarà proprio Chagall a dire: “se creo qualcosa usando il cuore, molto facilmente funzionerà; se invece uso la testa sarà molto difficile”. Parole manifesto declinate in opere di forte presa emozionale, sia nelle scene del vissuto quotidiano (le giornate nella piccola comunità ebraica tradizionalista), che nei volteggi amorosi tra i fiori di amanti incalliti (i voli colorati e appassionati con la moglie Bella che nell’iconografia pop restano le sue espressioni più note) con soluzioni figurative spericolate e imprevedibili testimonianza di un’esistenza caratterizzata da un continuo conflitto vitale, tra gioie e amarezze profonde, in una dimensione, allo stesso tempo, cosmopolita e domestica.

Marc Chagall - Coppia di amanti con gallo

Marc Chagall – Coppia di amanti con gallo

Le ulteriori sezioni della mostra mettono in luce, in particolare, il talento di poliedrico illustratore editoriale di testi letterari e sacri che a Parigi si innamora delle tecniche di incisione lavorando nella celebre stamperia di Mourlot frequentata anche da Picasso, Matisse, Braque e Giacometti. È qui che imparerà i segreti della puntasecca, dell’acquaforte, dell’acquatinta, della litografia, dando prove notevoli quando l’editore e mercante d’arte francese Ambroise Volard gli commissionerà le tavole per illustrare le Anime morte di Gogol, Le favole di La Fontaine e la Bibbia.

Marc Chagall Litografia

Marc Chagall Litografia

 

Di Anime morte, il romanzo in versi probabilmente più caustico e amaro di critica sociale dell’ottocento russo, Chagall darà interpretazione meno sordida e più immaginifica, con un’esplosione pirotecnica di personaggi fantasmatici immersi in una dimensione tra sogno e realtà. Saranno proprio le radici russe e la cultura ebraica a metterlo, invece, in un’inusitata sintonia con le fiabe satiriche (protagonisti animali parlanti nella campagna) del classico francese, in quel corto circuito di ironia popolare, rustica saggezza e finezza filosofica che le sue tavole realistiche e fantastiche insieme alle parole rimanderanno come un’unica opera totale.
Infine, la lettura visiva del fondamentale testo sacro della cristianità, che tra l’altro rimediava ad un vuoto iconografico della cultura ebraica, fu decisamente umanistica e in essa vi si ritrovano i caratteri di tutta la sua poetica visionaria tesa a ricongiungere spirito e carne, fede e ragione.

Marc Chagall Promenade I (No. 26)

Marc Chagall
Promenade I (No. 26)

info mostra

CHAGALL. LOVE AND LIFE
16 Marzo – 26 Luglio 2015
a cura di Ronit Sorek
Roma, Chiostro del Bramante

ORARIO DI APERTURA
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)

INFOLINE T 06916508451
Tutte le informazioni:
http://chiostrodelbramante.it/info/marc_chagall_love_and_life/

 

 

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