Marco Gastini: un maestro dell’arte italiana in mostra da Nicola Pedana Arte Contemporanea

Fino al 10 maggio presso la Galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea di Caserta, sarà possibile visitare una mostra importante: le raffinate opere del maestro Marco Gastini, precursore della pittura analitica italiana.

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Con i suoi tre Duetti e le altre opere, ben presentate anche nell’elegante catalogo a cura di Valeria D’Urso, Marco Gastini, un distinto signore piemontese dall’incedere disinvolto e dall’eloquio pacato, presenta per la prima volta la “sua” pittura al pubblico campano.
“La mia pittura aspira alla trasparenza e alla sospensione, vibra e si libra all’interno, non è mai data una volta per tutte e non è mai dichiarata esplicitamente”. Così le coppie di lavori che si richiamano come un prolungamento di creatività, i Duetti, di imponente dimensione, campeggiano sovrani nello spazio espositivo evidenziando la chiara volontà dell’autore di non interrompere l’atto creativo fermandolo su un unico supporto ma dargli un’opportunità altra senza soluzione di continuità, proprio come i due tempi di un’unica composizione musicale.
Belli i Duetti, Rimbalzi A e B, Gesto sospeso e Nell’ombra degli echi, Passaggio e Cuneo, dove la pittura si contamina con materie che hanno una loro vita, cocci di terracotta, lastre di ardesia, fusioni di alluminio che dialogano con il segno che guadagna il suo senso collocandosi in un equilibrio di tensione e dove la scelta cromatica del fondo bianco madreperlaceo, del nero, del blu oltremare e dell’ocra, rendono la composizione aulica ed attraente. Come anche nelle opere singole, di dimensioni inferiori o composte tra di loro in un unicum espositivo, alla carta pregiata o alla tela e il legno del supporto, Marco Gastini associa materiali come plexiglass, vetro, pasta das, ferro, perfettamente ancorati ai reiterati pigmenti materici e funzionali nella loro purezza formale.

Marco Gastini si è diplomato all’Accademia di belle arti di Torino nel 1960 e ha iniziato il suo percorso di ricerca con dipinti nei quali, inizialmente, frammenti di immagini, paesaggi e figure fluttuano sul fondo bianco della tela, abbandonando poi , alla fine degli anni Sessanta, ogni riferimento figurale. Compresi nell’ambito della cosiddetta pittura-pittura, i suoi lavori sono stati presentati in grandi rassegne internazionali: Riflessioni sulla pittura (1973, Acireale), Geplante Malerei (1974, Münster e Milano), I colori della pittura (1976, Roma). Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1976 e 1982. Ha esposto tra l’altro, alla Jhon Weber di New York e alla Annamarie Verna di Zurigo. Dagli anni Ottanta i materiali si moltiplicano (legni, vetri, pietre, carboni, ferri) e importanti mostre dei suoi lavori sono state presentate a Bologna (1992, Villa delle rose, Galleria d’arte moderna), a Siena (1996, Spedale di S. Maria della Scala), Weimar (1998, Orangerie), Torino (2001, Palazzina della società promotrice delle belle arti), Monaco di Baviera (2001, Stadtische Galerie im Lenbachhaus), Mantova (2004-05, Galleria disegno arte contemporanea), Bologna (2006, Otto Gallery), Sondrio (2007, Palazzo Sertoli), Torino (2008 Giorgio Persano), Verona ( 2008/2009 Galleria dello Scudo), Monaco di Baviera (2011 Walter Storm Galerie) e Bologna (2012 MAMbo).

Articolo di Angela Mallardo.