Ancora in corso, visitabile fino al 31 gennaio, presso la galleria Pagea Arte Contemporanea la mostra Intersezioni di Michele Attianese e Ugo Cordasco. Michele Attianese, Serpentine, 2014 Il progetto, curato da Pasquale Ruocco, è frutto di un lungo dialogo instauratosi nel corso di quest’anno tra i due artisti, un raffronto tra linguaggi differenti – Attianese si muove nel campo della pittura, mentre Cordasco in quello della scultura – accomunati dalla ricerca di una nuova comunicatività essenziale, depurata dalle scorie dell’informazione massmediale. Ugo Cordasco, Senza Titolo (2), 2014 In questa senso, si articola lo stesso percorso espositivo, gioco continuo di richiami e rimandi tra le opere di Attianese, frutto di una progressiva de-saturazione dello spazio cromatico che dà luogo a una pittura silenziosa, memoriale, e quelle di Cordasco, inizio di una nuova ricerca dello scultore di Sarno, segnata da una volontà di recupero di forme basiche e essenziali. “Lontani, ma al contempo vicini, entrambi interpretano – scrive Pasquale Ruocco nella breve presentazione – l’attività artistica come possibilità di interpretazione del tempo e dello spazio, in senso al contempo diacronico e sincronico, rivendicando, senza alcun senso di nostalgia, l’appartenenza a una tradizione, da intendersi come Thomas S. Eliot, quale fondamentale consapevolezza di un senso storico a cui l’uomo appartiene. Un senso storico, “che è senso dell’a-temporale come del temporale, e dell’a-temporale e del temporale insieme” è ciò che renderebbe, un artista come uno scrittore, più acutamente consapevole della sua posizione nel tempo, della sua propria contemporaneità. Ciò si traduce, nell’opera di Michele Attianese, come atmosfera sospesa, bloccata, immobile, capace di rendere il gesto, il movimento, quasi sempre legato alla dinamicità del gioco, eterno. Dal canto suo la ricerca di Ugo Cordasco registra una nuova e più concreta fase scultorea. Consumato ogni riferimento figurativo, che contraddistingueva forme stilizzate di carattere simbolico e totemico, Cordasco approda oggi, riguardando in primo luogo la lezione di Malevič e del Suprematismo, a una serie di lavori di matrice evidentemente astratta, minimalista, mediante i quali raggiungere, mi confessa egli stesso, una sorta di grado zero della forma, una dimensione universale e atemporale della scultura“. Michele Attianese, Lorenzo, 2013 info mostra Galleria Pagea Arte Contemporanea Via Concilio, 99 – 84012 Angri (SA) fino al 31 gennaio 2015 tutti i giorni – ore 17.00 > 20.00 per info: Elio Alfano 338 6643932 Ugo Cordasco, Senza Titolo, 2014