Come se mi avessero voluto accontentare, dopo un mese che vantavo lo Yarn Bombing in rete (un tipo di arte di strada che utilizza filati o di fibra a maglia o a uncinetto come esposizioni colorate dell’arredo urbano, ndr.), ecco che tutto il Vomero, o perlomeno le isole pedonali fino a piazza Vanvitelli, sono state ricoperte, letteralmente, di divertentissimi lavori a maglia.
Al momento questo tipo di tecnica è utilizzata soprattutto da artiste: a differenza dei writer che usano pitture acriliche e non cancellabili, il filato, di maglia o all’uncinetto, può essere applicato o asportato quando serve, senza problemi.
L’impegno profuso dall’organizzatrice, Tiziana Capasso, è notevole, anche se non raggiunge ancora le punte artistiche di altri Paesi europei. Dobbiamo aspettarci che questo gruppo inizi a firmare con la lana le proprie opere, come appunto fanno i graffitisti, oppure che questa forma di arredo urbano non solo “simpatico”, sia sempre più efficace sviluppando nuove tematiche, con figure tradizionali, politiche o magari eccentriche e futuristiche.
Al momento gli artisti dello Yarn Bombing si dedicano a realizzare disegni astratti a colori vivaci, un primo passo bellissimo per cominciare a decorare Napoli, dove le belle giornate sono numerose e invitano molte persone a godere di una passeggiata all’aria aperta e utilizzare quelle stesse panchine decorate, rese anche comode grazie ai materiali utilizzati.
L’unico appunto che pongo, da ambientalista, è di prendersi cura degli alberi su cui viene applicata questa forma d’arte senza causare malattie e danni agli stessi. Per il resto c’è da sperare che questa forma di arredo urbano si estenda soprattutto nelle periferie, rendendo più umanizzato ogni angolo della città, come lo era ogni salotto della nonna.

 

A proposito dell'autore

Collaboratore
Google+

Manlio Converti, psichiatra, blogger, magato dalla cultura e dall'arte come continua innovazione e sperimentazione, come è la vita, nato nel 69, completa i suoi studi professionali col massimo dei voti nel minimo tempo necessario, laureandosi a 23 anni in medicina. Lavora stabilmente presso la Asl Napoli 2 nord, ma soprattutto perora cause civili e sociali, ancorchè in Italia siano finora perse, come i diritti gay, per egoismo, quelli delle donne e dei migranti, per altruismo, quelli dei sofferenti psichici, per dovere professionale, quelli dell'ambiente, per dovere naturale, quelli degli artisti napoletani e della relativa città conurbata, per patriottismo europeo.