Think Outside the Box: Una Turku napoletana, la frutta è il dolce della natura Mary Cinque 12 Dicembre 2014 Multimedia, News, turku-napoletana Nono appuntamento con il diario per immagini del viaggio di Mary Cinque da Napoli alla volta di Turku in Finlandia. Lunedì mattina si comincia col presentarci! Seduti in cerchio ognuno di noi dice la sua provenienza, il suo nome e racconta la sua storia, un modo molto facile e divertente per aiutare a ricordare i nomi degli altri. Io non posso fare a meno di aiutarmi con i disegni e schizzo i ritratti di quasi tutti. Alle 11:30 è già ora di pranzo! La passeggiata verso la caffetteria credo che sia stata una delle cose che più ha colpito tutti. Dopo il primo giorno è diventato così familiare e piacevole fare una breve camminata da un edificio all’altro, magari scalzi, immersi nella natura, con, alla nostra sinistra il fiume e, volendo, raccogliendo e mangiando frutti di boschi sulla via del ritorno. Per citare un alto rappresentante della cultura mondiale: “la frutta è il dolce della natura”. E quando è gratis, biologica e a chilometro zero è ancora più deliziosa.Dopo pranzo ci rimettiamo al lavoro scrivendo su post-it di diverso colore le nostre speranze e le nostre paure riguardo questa esperienza. Renate le conserverà e ce le riproporrà alla fine del workshop per farci scoprire quante di quelle paure fossero fondate o meno e quante speranze si saranno avverate. Dopo attività per cementare lo spirito di gruppo, interrotte dal coffe break alle 14:30, e i gruppi di riflessione, ci si prepara per la “Intercultural night”, dove ogni gruppo presenterà il proprio Paese con cibi tipici, video, danze e abiti tradizionali. I ragazzi dell’Estonia hanno raccolto persino il trifoglio ai margini del bosco per farne un’insalata. On Monday morning we introduce ourselves! Sitting in a circle everyone says where he comes from, his name and the story behind it, a very easy and funny way to help remind each other’s name. I help myself with drawings and sketched portraits of almost every one of us. At 11:30 it’s lunch time! I think the walk to the cafeteria is one of the things that most impressed everyone. After the first day has become so familiar and pleasant to take a short walk from one building to another, perhaps barefoot, surrounded by nature, with the river on our left and, if desired, picking and eating the fruits of the woods on the way back. To quote a senior representative of world culture “is the sweet fruit of nature.” And when it’s free, organic and “farm-to-table” is even more delicious. After lunch, we go back to work, writing on sticky notes of different colors our hopes and our fears about this experience. Renate will show them to us at the end of the workshop, to find out how many of those fears were well founded or not, and how many hopes will come true. After activities to cement the team spirit, interrupted by coffee break at 2:30, and think tanks, we are preparing for the “Intercultural night”, where each group will present their country with typical foods, video, dance and traditional clothes. Estonia kids have even picked clover up, at the edge of the woods to make a salad.