Come nasce una collezione d’arte moderna? Come si scoprono i talenti dell’arte contemporanea? Come può farlo una donna ebrea proprio durante la Seconda Guerra Mondiale?
Come potrebbe farlo qualcuno a Napoli, oggi?
Intanto bisognerebbe avere molti soldi e molto talento. E questi li ha avuti Peggy Guggheneim, che viene celebrata al Nuovo Teatro Nuovo per solo due giorni (Peggy Guggheneim – Donna allo specchio, fino a domenica 15 giugno), grazie al talento di Fiorella Rubino, che deve citare praticamente tutto il catalogo di amanti e di artisti, che hanno circondato la grande collezionista americana. Una delle perle del Napoli Teatro Festival Italia.

Poteva ispirare un’americana a Venezia, e invece il lavoro di Alessandro Maggi sul testo di Lanie Robertson, resta didascalico, e questo ovviamente riduce la potenza evocativa del personaggio, che invece è stata fondamentalmente una donna libera in un mondo che decisamente entrava in confusione, dopo una parentesi brevissima di grande ricchezza, altrettanto rapidamente fallita.

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Su Racna i discorsi vertono sulla contemporaneità delle arti e quindi dovremmo chiederci se uno dei Palazzi sul mare di Posillipo o uno dei Castelli Revival potranno mai diventare un giorno la sede di simili collezioni aperte al pubblico, che narrino l’identità europea attuale, invece che bruciare o essere devastati dall’abusivismo, mentre all’arte si riservano piccole gallerie, simili ai bassi.

Intanto dobbiamo invitare tutti i nostri lettori a recarsi di persona a Palazzo Venier dei Leoni a Venezia, per farsi accogliere dal mare – se possibile – dalla meravigliosa statua di Marino Marini, in cui l’allegria e la vita di un cavaliere sono doppiamente evidenziati dal cavallo, dalle braccia spalancate e dal pene decisamente eretto.

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Peggy, nella sua vita e nello speech, vive costantemente a contatto con donne e uomini, di ogni orientamento, che avessero in comune un solo elemento: il talento artistico. Quel talento che impose anche alla figlia Pegeen, suo alter-ego perfetto. La pittrice Pegeen fu la sua apoteosi, manipolabile al prezzo di una grave depressione che la portò alla morte, mentre le esperienze sopra le righe di Peggy le regalarono una lunghissima vita.

Speriamo che le videoproiezioni tornino con le due felici attrici e una scenografia minimalista, ma efficiente. Invitiamo allo spettacolo gli, e soprattutto, le amanti della moda del ventesimo secolo, che apre a teatro la visione artistica del personaggio, senza alcuna concessione al voyeurismo: una sfilata di moda senza cambiarne alcuno.

info spettacolo

Testo di LANIE ROBERTSON
UN PROGETTO DI E CON FIORELLA RUBINO

REGIA ALESSANDRO MAGGI
SCENE E COSTUMI MARTA CRISOLINI MALATESTA
LUCI NINO NAPOLETANO
MUSICHE PIERLUIGI PIETRONIRO

durata: 1h 20m
Luogo Teatro Nuovo
Date
14/06/2014 ore 21:00
15/06/2014 ore 21:30

http://www.napoliteatrofestival.it/edizione-2014/peggy-guggenheim-donna-allo-specchio/

A proposito dell'autore

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Manlio Converti, psichiatra, blogger, magato dalla cultura e dall'arte come continua innovazione e sperimentazione, come è la vita, nato nel 69, completa i suoi studi professionali col massimo dei voti nel minimo tempo necessario, laureandosi a 23 anni in medicina. Lavora stabilmente presso la Asl Napoli 2 nord, ma soprattutto perora cause civili e sociali, ancorchè in Italia siano finora perse, come i diritti gay, per egoismo, quelli delle donne e dei migranti, per altruismo, quelli dei sofferenti psichici, per dovere professionale, quelli dell'ambiente, per dovere naturale, quelli degli artisti napoletani e della relativa città conurbata, per patriottismo europeo.