È la prima volta che entro in una casa d’arte che è l’abitazione elegante di un elegante edificio in un contesto storico e nobile, come quello di Palazzo Albertini di Cimitile.

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L’accoglienza privilegiata, dovuta all’impossibilità di seguire ogni evento d’arte che si svolge a Napoli, perché ‘contemporaneo’, mi intimidisce, ma vengo seguito dall’ospite-autore (Danilo Ambrosino che con Anna Fresa dirige la  DAFNA Home Gallery) verso le sue vernici nere su metallo.
La danza disperata di un’umanità volutamente vittima del petrolio, violentemente riesumata dagli acidi, prova a emergere dai quadri, fallendo sempre ogni tentativo, mentre lo sguardo si perde nei dettagli delle emozioni, dei corpi e del volo mancato dei più agili.
L’autore, per storia personale, afferma subito di essere a favore del potere, e si capisce. In una città tanto complessa come Napoli, gli strati sociali non emergono neanche sottoponendoli ad acidi, ma tutto resta sommerso ed incollato, affogato ed oppresso.
Dolcissime le pose danzanti, i volti sognanti una realtà che non possiamo vedere. Un pessimismo che ci isola, senza soluzione, neanche quella che scioglie il petrolio.

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info mostra

Danilo Ambrosino, OLTRE IL NERO

A cura di Valerio Dehò

12/06/2014 fino al 20/09/2014

D.A.F.Na home gallery

Via Santa Teresa degli Scalzi, 76 (Palazzo Albertini di Cimitile), Napoli

 

 

A proposito dell'autore

Collaboratore
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Manlio Converti, psichiatra, blogger, magato dalla cultura e dall'arte come continua innovazione e sperimentazione, come è la vita, nato nel 69, completa i suoi studi professionali col massimo dei voti nel minimo tempo necessario, laureandosi a 23 anni in medicina. Lavora stabilmente presso la Asl Napoli 2 nord, ma soprattutto perora cause civili e sociali, ancorchè in Italia siano finora perse, come i diritti gay, per egoismo, quelli delle donne e dei migranti, per altruismo, quelli dei sofferenti psichici, per dovere professionale, quelli dell'ambiente, per dovere naturale, quelli degli artisti napoletani e della relativa città conurbata, per patriottismo europeo.